Spesso oggetto di consultazione in andrologia pediatrica, la pubertà ritardata è l’assenza di segni di maturazione sessuale a un’età che è oltre la media della popolazione che, per i maschi, coincide all’incirca con i 14 anni di età.
Per l’andrologo la problematica clinica principale è la diagnosi differenziale tra la pubertà ritardata associata a una patologia sottostante e a quello che può essere un fisiologico ritardo costituzionale di crescita e pubertà.
I diversi test ormonali proposti non sempre riescono a discriminare in modo inequivocabile le condizioni in essere.
La forma più comune è il ritardo costituzionale di crescita e pubertà, una condizione comunque non patologica, in cui la maturazione dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi risulta ritardata e la pubertà inizia a un’età ai limiti superiori del range di normalità.
La diagnosi è essenzialmente fatta per esclusione, quindi vanno sempre tenute in considerazione altre cause come l’ipogonadismo primitivo o secondario.